ARTISTA DALLE MOLTEPLICI SFACCETTATURE
Nato nel sud Italia (Lecce) e cresciuto con i nonni ed i loro vicini, la strada era la sua casa, il suo luogo di condivisioni, di incontri e di emozioni. Fiore passava la maggior parte del suo tempo libero presso le zie sarte, dove, in quei pomeriggi soleggiati del mese di marzo, l’odore del fuoco si mescolava a quello dei tessuti e le storie che gli adulti raccontavano facevano sognare i più giovani.

E’ da qui che è partita la scintilla che lo porterà più tardi nel mondo della moda e della pittura : lavorando i resti delle stoffe per terra, destinati a diventare coperte per la nonna. La terrazza della casa dava accesso ad una camera che gli faceva da rifugio. Era il suo universo magico di cucito, pittura, bricolage e poesia. Fiore cominciò a 12 anni a scrivere canzoni ed opere teatrali, obbligando così i suoi cugini e cugine a recitare davanti a tutta la famiglia, con grande piacere di ognuno.

E’ nel 1978 che Fiore raggiunge i suoi genitori stabilitisi in Svizzera (a Bienne) una quindicina d’anni prima. Pensava che si sarebbe ritrovato « a casa », ma ebbe piuttosto la sensazione di ritrovarsi con degli estranei. Questo periodo nero fu molto penoso e tormentato. Tuttavia, l’artista che era in lui ebbe la meglio e gli permise di uscire dal suo isolamento. Fiore frequentò la scuola Professionale di Moda a Milano (la SITAM) ed ottenne il dipoma di modellista. Su questo slancio, aprì un suo proprio Atelier di couture a Bienne e creò le sue prime collezioni e sfilate. La stampa nazionale (Fémina, Bolero) non tardò ad interessarsi al suo lavoro ed i loro articoli furomo molto lodevoli.
All’inizio degli anni 90, la passione di Fiore per la pittura si rifece sentire e fece mostre in Svizzera ed in Italia.

I suoi primi quadri erano astratti, molto colorati e vivaci, come se con essi l’artista volesse dimenticare gli anni di sofferenze passati ed in particolare la separazione dalla nonna e dal fratello, con cui aveva passato tutta la sua infanzia. Nei suoi quadri si ritrovavano le sue radici, le sue emozioni, la vera felicità della condivisione, il cielo stellato di una notte d’estate, il risveglio della natura a primavera, i primi frutti, i profumi… tutte quelle emozioni che ancora sente ogni volta che torna nel suo sud natale.
Oggi, nei quadri di Fiore, ritroviamo la sua sensibilità di bambino divenuto adulto. I suoi personaggi sono buffi, raccontano storie, vi parlano, vi interrogano, vi fanno uscire dalla realtà e vi trascinano in un viaggio di candore e di felicità. Detto in poche parole, non lasciano nessuno indifferente.

Le opere di Fiore sono una composizione di pittura, cucito e misto di materie. Danno l’impressione che i soggetti possano uscire in qualsiasi momento dalla loro tela per farci una carezza e ricordarci che la vita è bella. Questa frase riflette il pensiero dell’artista. La vita è orribilmente bella, ognuno deve trovare la sua propria verità. Niente è insormontabile quando si sa come aprire il proprio cuore e la propria mente all’Universo, a Dio, Allah, Buddha, al sole, alla luna o comunque lo si voglia chiamare : la creatività e la forza vengono a noi.

Attualmente Fiore Galati lavora anche come decoratore, coreografo ed organizzatore di eventi internazionali per società rinomate.

Ogni sogno diventa realtà dal momento in cui ci si crede e si lavora assiduamente per realizzarlo.